La battaglia elettorale

la destra mal-destra
ha rialzato la testa.
S'è mosso il monarca,
ha salvato la (sua) barca
dal triste destino.
Festeggia il successo
lucidandosi il viso
e regalando a tutti
una promessa e un sorriso.
Son contenti i suoi servi
che riarrotan la lingua
per leccarlo davanti
e sparlarne alle spalle.
Ma lo sanno e gli brucia
che senza di lui
non son niente
nessuno.
Fanno i grossi soltanto
di fronte alla gente,
ma chinan la testa
davanti al regnante.

Colpevoli.

ed intanto
al castello di piddì,
mesto mesto
ed ammaccato,
col cappello in mano
riappare
pierluigi l'emiliano
generale bassopadano
che come al solito
si è battuto invano.
È perdente
e furente.
Ha tenuto posizione
ma poteva far di più,
ha sbagliato strategie
oppure gli astri erano contro
o c'è stata una magia
di una maga da tv.
Chiede udienza a rosiprima
che del regno di sinistra è la regina.
Ma lei vuole prender tempo,
sta aspettando massputin
il suo fido consigliori,
che dovrebbe rientrare
da una trama elettorale
e un inciucio post qualcosa
o pre qualcos'altro.
Ed intanto
c'è la fila degli "aventi diritto al soldo"
per avere esercitato come "aventi diritti al voto" il dovere di votare per chi dice "il caporale".
Composta venerdì 1 marzo 2013

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