Tenere tra le dita, come trofeo di agone ellenico, una vecchia foto ingiallita, impressionante antichi ricordi; scorgere la figura di un uomo sereno, ma provato, accanto a compagni di disavventure belliche.
Ancora un'altra immagine, partorita dalla mente, un uomo dalle calde, rassicuranti, mani che stringe le mie; in fila con un'umanità in ecumenica preghiera, sullo sfondo, il Papa Buono, salito alla destra del Padre.
Percorsi della memoria volteggianti e roteanti si posano sui suoi occhi, di certo, una volta, seducenti intrisi di storie difficili e di un unico amore profondo ingombri di tragitti dell'anima robusti e coerenti.
La sigaretta, sul banco di lavoro, si spegne lentamente e i miei occhi di bimbo ti osservano sognanti; grande piccolo uomo nell'era dei miei turbamenti puberali, approdo confortante per i miei traguardi conquistati.
Poco incline al sorriso, sempre pronto al sostegno, concreto nei tuoi giorni maturi, attento e premuroso, parsimonioso nelle scelte e negli impegni costosi, generoso nel regalarmi complici silenzi assordanti.
Grazie padre eburneo nei miei giorni contorti e difficili, grazie padre, timoniere delle mie scelte importanti mi hai elargito e regalato il tuo esempio costante ti devo un immenso, riconoscente, abbraccio profondo.
Commenti