Tra suoni antichi mi sovvien la voglia di un ritmo che s'insinua nella mente e mi riporta al tempo adolescente quando miravo il mare da uno scoglio...
La spiaggia dei ricordi adesso tace, quel tratto di costiera sempre in guerra che corre da "Bagnoli" al "Rione Terra", un tempo approdo dei coloni Greci!
Rivivo gli assolati pomeriggi trascorsi sotto l'ombra dei costoni per evitare a scuola le lezioni e l'indolenza di quei banchi grigi...
Nell'aria quei tramonti di calcare d'un sole che affogava all'orizzonte tra il luccichio di reti appena pronte sugli argani impazienti di salpare!
Ed io un intruso dentro la cornice sentivo, a tratti, le sommerse voci di oracoli e sibille senza pace salir da quei fondali in superficie...
Godevo in quel respiro di maestrale, di venti aperti al canto di sirene, e un fremito mi entrava nelle vene quando scoppiava forte un temporale!
Sul viso assaporavo quelle gocce asperse come un gesto spirituale e rimanevo assorto in quel rituale seduto sul gradino di una roccia.
E m'incantavo a lungo ad ascoltare lo sciabordìo dei flutti sotto costa che raccontava a tutti senza sosta l'eterna lotta tra la terra e il mare...
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