Fecondo spira il tempo

Non narciso nello specchio a volte mi miro
lo spessore delle rughe alla luce misuro
del ciuffo giovanile sulla fronte
grigio ne è oggi quel poco che resta.
Per il nostro essere oggetti
precari sociali e biologici
niente è in controtendenza;
sì, fecondo spira cova
e trama il tempo e mai riposa
l'acqua del fiume, come l'età che avanza,
sempre scorre nello stesso verso
tutto sta dietro e forse nulla è davanti
all'infuori di una verità che ci aspetta
silenziosa e chissà da quanto eterna.
Ah goduria di chi si crede immortale
e ripudia le rivelazioni dello specchio
di chi non conosce la stanchezza
di un passo, di chi annunci
di scricchiolii ignora o non ode!
La si conquista la vita, euforici
con essa si fa baccano e baldoria
ma per non guastare la festa
non bisogna comprendere ciò che dice
quando per un attimo lucida diventa:
è come quando il giorno
che perde il lucore e va incontro al tramonto
non tace sulla menzogna sottaciuta
che a mezzogiorno ci ha illusi.
Non vedere né ricordare
smettere di interessarsi di sé stessi
assentarsi del tutto e non fantasticare
su cosa ci sia oltre l'orizzonte e ci aspetti.
Solo l'universo, pur tra polveri
buchi neri e buio, produce nel suo nucleo
le sue stelle e i suoi mondi:
per noi è e sarà sempre tenebra
prima e dopo il poco che siamo.
Allo stato attuale, salvo aggiornamenti,
la scienza dei materiali
non ci ha ancora svelato
perché la proprietà del durare
a ciò che è mortale non sia data.
Si specchio luminoso non mi sorprendi
inaggirabile è l'immagine che mi mostri
e non ci rivedremo mai identici:
sai, la sala dove si proiettò il futuro
da tanto è chiusa, lì
in un battibaleno fumai la vita
e sul suo schermo bruciò ogni luce.
Composta martedì 16 ottobre 2012

Immagini con frasi

    Info

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti