Ti guardavo e vedevo riflesse nei tuoi occhi le mie stesse paure. Affondavo nell'abisso che hai nel cuore, tentando di aggrapparmi alla speranza di salvarmi. Ci ho provato a colmare quello spazio, ma sorrisi e carezze non sono bastati. Non sono bastate le parole di conforto e l'appoggio, neanche la rabbia che ho dovuto impugnare. La difesa è scattata perché il tuo dolore aggredisce, come fosse il tuo cuore una tigre in un circo. Nata in cattività ma con l'istinto animale, ed il cuore senza radici che sogna la terra d'origine. Colpi di frusta se non segui il percorso, ed un mondo che sta all'esterno e al tuo triste spettacolo ride. Mi aggredisci, ma non reagisci. L'amore che dici di provare non è abbastanza forte da rompere le tue catene. Io sono oltre la gabbia e non rido allo spettacolo programmato che tu stesso odi. Scappa... e usciamo da questo circo, o per noi questa è la fine.
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