Giunto a sconosciuto mondo isola da oscura terra è approdato, il mio sguardo perso e nel buio pesto, è tutto immerso che da lontana terra, provenuto qui solo, naufragando alcuna vita, ha trovato.
E mi giro ancora, non mi arrendo a guardare sempre, verso il mare dove l'altra come anche, nuova terra più non riesco, ad osservare.
E sopra questo, orizzonte nuovo solo col mio sguardo, prendo il volo ma presto a terra, torna rassegnato se la distanza immane la mia terra a quello del tutto ormai, ha cancellato.
Davanti, infinito mare aperto dietro, solo arido deserto ed in mezzo, il mio sguardo è perso qui solo, naufragando e mi giro ancora, non mi arrendo a guardare sempre, verso il mare dove l'altra terra riesco ora, ad osservare.
E di nuovo mi rigiro ma stavolta verso il deserto e incredibilmente, lui scompare e al suo posto nel mio sguardo, non più perso
forma prende, un altro mare quello che incantati restavamo, ore ed ore io e te, ad osservare.
E non ho più paura, del deserto se intorno ad esso vedo solo, mare aperto perché nel mio sguardo della mente, vedo adesso io e te, insieme al nostro mare che restavamo, ore ed ore in silenzio, ad osservare.
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