La sera viene da molto lontano. Accendo sulla spiaggia un fuoco di sterpi e dure conchiglie che non bruciano mai. La sera viene da molto lontano. Accendo sulla spiaggia un fuoco di sterpi e dure conchiglie che non bruciano mai. Progetti di sculture del domani andate in cenere, consumate per scaldare questa notte fredda, stellata. Apro le palme delle mani per accogliere il niente fatto eterno, per sentire battere il cuore. Il fumo che esce dalla mia bocca è il solo segno di vita. Il silenzio avvolge, come bozzolo, anche il rumore delle bianche conchiglie che si rompono ai miei piedi. ed io sono padrone del loro destino.
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