La tregua è stata davvero troppo piccola, non poteva durare ancora un giorno in più? Il volo è cominciato da molto in alto e ho sbattuto la faccia contro il pavimento colorato da tutto ciò che è troppo facile immaginare.
Perché non si accontenta mai e ogni volta che faccio il primo passo ricomincia con i suoi eventi del cazzo che sempre tutti insieme arrivano, come un pullman pieno di trenta persone affamate e curiose con la fotocamera appesa al collo. Mi sento gli occhi puntati addosso, in ogni strada, in ogni luogo, perché le piace torturarmi e se ne fotte della mia stanchezza perché sa che non getterò mai la spugna.
Sono stanca ma eccomi di nuovo qua, con la vita in un sacco a risalire di nuovo tutte quelle scale.
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