Scritta da: Antonio Fabi
Hai strangolato i miei aneliti
con le tue mani affusolate e deboli
mentre m'illudevo di raggiungere il cielo
che avevo visto splendere nei tuoi occhi.
Avevi dato alle mie mani
alle mie membra sfinite e sudaticce
al mio desiderio veemente
una chiave d'oro.
Ed io pensavo di dominare
l'universo stesso
solo contemplando
te
simile a dea pagana
crisoelefantina.
Ero un pagliaccio
non mi hai ucciso.
Peggio così.
Composta mercoledì 26 ottobre 2011

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    Scritta da: Antonio Fabi
    Riferimento:
    Un esperimento di composizione in chiave moderna, irta, per me, di serie difficoltà.
    Un richiamo alla figura tragica del viscardello beffato, che non è il debole Rgoletto, né il vigoroso Falstaff, mal'illuso, che non trova la forza di uccidere e di uccidersi.

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