Ero fermo lì, immobile Brividi di piacevole dolore accarezzavano le mie carni: come se una spada di solo cristallo e dalle punte dorate scendesse a capo fitto sotto la mia pelle, ed io offuscato dalla sua bellezza e dal suo bagliore, non potevo non desiderare il proseguo di quell'elegante e sublime atto. La sua luce mi penetrava e il suo tocco, il suo tocco diventava man mano possessore dei miei sensi; il suo calore bruciava in unisono con le mie voglie, pura e mistica alchimia. D'improvviso toccò le mie labbra, una forte esplosione di luce partì dai miei occhi, e mi resi conto, in un solo istante, come in un veloce riflesso di uno specchio in fuga, che ero lì, fermo. Immobile innanzi alla mia anima, a colei che è padrona del mio corpo, delle mie emozioni e dei miei desideri. Io e lei Io davanti a me stesso in un incessante fluire di pensieri, paure, voglie. Un aumento incredibile di voglia di esistere, voglia di vivere!
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