Alienato è il dolore che cerco di spiegare, Picchiato come un sasso e da quel calcio si è allontanato Per arrivare nello sciame dei passanti della domenica mattina. Erano i miei aspetti di una vita che non ti aspetti, aspettava troppo e non aspettava lei. Attendeva col corpo steso sulla terra fertile coperta dalla pietà di un ramo di budlera. Era nel giardino delle cazzate quelle che me le sono inventate per non morire. Non volevo morire! Con le mani che soffocavano un pensiero cullato dal petto e messo a dormire. Ho disegnato un intrattenente lungo giorno. Verde e disgustoso il sangue del futuro è la mia prospettiva, gocciola il vino dalla bocca del serpente. La bellezza del sorriso triste e sordo è il mio bastone. Si drizza la schiena e si colora la fronte.
Sto piegando la schiena Per toccare l'occhio del destino. Ho parlato al sordo di uno schiaffo che non so perdonare, la signora indifferenza mi passò d'avanti ridendomi in faccia.
Commenti