Seduto nel limbo della metropolitana, aspettando di andare, mi perdo in pensieri che mi disorientano.
Un movimento mi ridesta: un passero zampetta davanti a me, andando a nascondersi nell'aiuola, dove svolazzano altri in cerca di cibo, beccando qua e là, senza dare importanza a niente.
Come l'invidio, loro che hanno l'Immensità, senza nessun legame che impedisca loro di volare, scendendo a terra per un attimo, per poi riappropriarsi del cielo,
mentre io, limitato per natura, legato alla terra, sono costretto a vedere la mia anima legarsi ad amori, soffrendo quando essi vacillano.
Sto pensando a te, domandandomi se mai ti rivedrò, se mai toccherò di nuovo la tua pelle, se mai sentirò ancora la tua voce.
Commenti