Com'era bella nonostante la guerra la sua figura elegante si stagliava nella via delle povere case, tra le onde dei capelli lo sguardo attento sembrava guardare cose che nessuno vedeva. Le mani bianche da pianista trapassavano tele che al suo tatto diventavano fantasie, e l'arte che spingeva forte da dentro trasformava ogni pensiero in fatto, Lo sguardo pulito di chi guarda il mondo con l'indulgenza dei buoni, la mano sulla fronte sapeva guarire, la parola dell'umile che insegna. Anna palindromo perfetto nessun altro nome poteva esserti dato per conferma alla tua assoluta coerenza. Là oggi al centro del mondo conservi intatto tutto il tuo essere stata. Lo sguardo di miele ancora si posa, il canto leggero di ogni parola, il tempo che allora si è fermato continua costante, operoso e sospeso tra ricordo e presenza e oggi come allora ancora la tua mano si posa sulla fronte a guarire ogni male e dolore come un suono che da lontano accompagna i miei pensieri.
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