Chiuso in una stanza Porte non ce n'erano Non c'erano finestre Se il buio ha un regno Quella stanza era il suo regno Non si aprirono porte che non c'erano Non si schiusero finestre inesistenti Crollarono le mura La stanza non fu più la mia prigione Accecanti luci abbagliarono i miei occhi Pian piano le palpebre si aprirono In mezzo a tanta luce Come spuntar da densa nebbia Apparve Figura di una fata Ignoravo ch'esistessi Eri tu amore mio Da dove venuta io non so A condurre fuor dall'ombra Alla scoperta della luce Alla conoscenza della vita Un essere indolente Che si aggirava senza scopo In quella stanza senza porte Priva di finestre Che copriva l'esistenza Di un mondo sconosciuto.
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