Dopo giorni di consumate attese E recessioni divagate invano Ritorni con un dono come la prima rondine Che non è certo dica se sia primavera Oggi vieni a confutare Che non sarebbe stato solo un sogno Quello che abbiamo disegnato in due Per me che avevo chiuso i conti delle fioriture La rosa che eravamo noi Ed io credevo fosse morta Oggi tenevi tra le mani No, la rosa è ancora Viva nel mio corpo stanco Nei pensieri inariditi dai silenzi Delle labbra e di emozioni Dietro una nube di speranze mai dissolte La rosa che non muore.
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