-scruto, con respiro affannoso, attendo l'attimo dimenticato. A Voi, sconosciuti già incontrati, ringhiosi e allegri, pensanti e non pensanti, dalla vostra fretta e brama d'emergere, che resta? Omologati in un sistema che vi rende schiavi della vostra stessa vita. V'agitate energici in vista di qualcosa, che mai porterete a compimento. Voi, con le vostre ossute forme, prigionieri della ragione, nel carcere in cui credete d'essere liberi accennate soltanto a qualche mesto sorriso. Ed io Di quel che osservo, di quel penso e comprendo, riesco a trarre solo un'amara verità.
-Tutti gli uomini tendono a diventare Ciò che pretendono d'essere, senza volgersi altrove, senza cambiare le sorti. Il loro sguardo è coperto di nebbia, riflette solo torpore. Sono Certezze che impallidiscono, nel dolore che hanno dimenticato. Ho la Morte davanti, ma mi conforta e mi fa vivere.
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