Seduto in una chiesa di Venezia, io che non credo a Dio, guardo la sua volta, sento nell'aria i secoli di credenti che l'ahanno impregnata. Ricordo i miei tentativi di capire Dio. Chiedo una penna ad un signore e forse qualcuno o qualcosa prego.
Ps
perché dovrei non apprezzare chi crede?
Sono le persone che per la loro fede impongono agli altri concetti o pratiche non condivise che non apprezzo. Quelli che proibiscono, non quelli che amano.
Caro Giorgio, per qualche anno della mia vita ho cercato nell'ambito della fede, in modo attivo.
Poi la struttura ecclesiastica ha provveduto a farmi perdere ogni stima sul loro obiettivo di "tramite" tra uomo e Dio.
Adesso dico che non credo e non so se esista Dio (qualsiasi nome tu gli voglia dare dal Dio cattolico ad Allah a Manitù) ma comunque il Big Bang mi sembra una risposta misera alla stupefacente bellezza e complessità del nostro mondo.
Per me è comunque innegabile che in alcune chiesa, come in questa piccola di Venezia, si respiri un qualcosa di diverso, si sente qualcosa nell'aria, fisicamente.
Ps rileggendola ho visto un errore di battitura non SONO ma SOLO tuono
Leggendo la poesia ed il riferimento deduco che hai percepito una sensazione nuova che ti ha spinto ad avvicinarti a qualcosa che pensavi non ti appartenesse. Mi sono sbagliato?
Siccome sono un credente (spero tu non me ne voglia) ti appioppo 5 belle *****
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