Strapperei dal cielo a grappoli le stelle spremere gli acini per berne la vita per capire il vero se ancora c'è Con la trama della sua luce ricamerei una soffice coperta per questa fredda umile Terra rovesciata, dissodata e poco amata Smielerei le api dagli etruschi orci addolcendo le menti amare dei folli arrivando a rivoltare le pelli dei cammelli Spaccherei le noci sui bianchi sagrati mettendo a nudo le anime dalle carni Solcherei le rughe degli stupidi poeti per capire se i pazzi sono loro o chi Affonderei le navi di questa nuova era per lasciare almeno un solo uomo libero di correre nei prati di bianche margherite Lascerei per me una pietosa sedia per non calpestar le umane lacrime che come rugiada fresca ogni mattina sempre e sempre cadranno ... se io fossi Dio.
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