Ti seguo con gli occhi speranzosi e cerco di indovinare la tua meta fra la folla sghignazzante e serena, forse parte con te apparentata, così almeno appare agli occhi di chi ha la mente gravida di tristezze e ingombra di pensieri. Non lasci tracce a me visibili sulla rena bianca, giaciglio per attimi di travolgenti amori subito levigato dalla monotona risacca, effimeri sentimenti di sapori estivi. Le onde del mare sembrano tristi melodie a chi nel cuore ha ferite vecchie e incancrenite. Mi passi davanti felicità, o ingrata e estranea, a me lontana da sempre e ti tuffi in quell'onde che mai mi videro amico, per non più trovarti; ne ero certo.
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