Il mattino presentava il suo fianco insieme al grano che si falciava all'alba. Le dita chiuse nelle canne non udivano il canto dei mietitori.
Le ore passavano sul campo di grano, gli uomini rilucevano insieme alle spighe. Nel giorno non aveva sogni il sole, l'azzurro lavava le spighe sporche di notte.
Gli alberi posati nell'ombra radunavano il cielo sui rami, non s'udiva più il canto. La terra era sterile per il molto sudore.
Una vecchia abbrustoliva la vergine spiga, contava i chicchi verdi caduti nella mano.
Poi l'ombra s'allungava nel giorno troppo maturo. Vicino alle spighe già pronte ritornava la vita.
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