Così seguita a parlare lo zio Gianni Con guardo in cielo fiso e mani tese, La voce ferma, umile e cortese. Dona o Dio, al nostr'amato Vanni
Nel prosieguo di studi e di suoi anni, in quelle che saranno le sue imprese il Tuo timore e il bene Tuo palese e viva nel Tuo rispetto, tra gl'affanni.
Una mano tende al giovincello Altra la dona alla nipote Tina: Ciascuno nella vita ha il suo fardello.
La zia Sisina e io, figliolo bello Vogliamo dare a voi, questa mattina Dono da costruire un vostro ostello. *
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