Di un padre moribondo scriveva Passeroni che al letto chiamò al bordo per mai aver tenzoni i dieci figlioletti che tutti tiene in petto. Dà un mazzo di bacchette legate strette strette.
Chi rompe, dice, il fascio e mi mostra possanza ogni ricchezza lascio e gli altri restan senza. Dall'uno all'altro così, il fascio passa ma niun pur forte e scaltro lo sfascia di sua possa.
Ad ogni figlio, allora, solo una verga dona, spezzatela, qui, ora e avrete il vostro dono. E tutte in un istante, l'ha scritto Passeroni le verghe furo infrante. Ecco or qui il dono:
Se lontan da voi le risse, cagion di debolezza le avrete regola fissa vi avrete una corazza. Se lontano le contese invece vi terranno per niun nemico è impresa donarvi pena e affanno.
Pure i debolissimi che pensavanvi pria forti saran per voi fortissimi se voi sarete smorti. L'ha scritto Passeroni, pur'altri prima ancora, io ne confermo il vero che ne son prigioniero
Non sono, pertanto, alcuno perché mi persi ognuno. Perciò tenete cura, Per evitare sciagura, Di rimanere tutt'uno.
Commenti