Se dovessi paragonarti a qualcosa non penserei alle stelle di una notte d'estate, ma alle grigie nubi delle notti di novembre non penserei alla rosa più bella del giardino che vive un giorno e nulla più ma alle rampicanti d'ombra che s'insinuano negli scorci più nascosti e mettono radici non alla superficie increspata del mare ma al tumulto delle onde in burrasca non alle urla sghignazzanti ma ai silenzi più duri non al giorno ma alla notte più oscura che lentamente mi attira a sé.
Commenti