Dall'acqua scolorita del mio mare s'alza pigro un sole smunto. voci di pescatori, strette dalla bruma, rimbalzano fioche come bioccoli di bambagia. Non più aggressivi, sospinti da una gentile brezza, salgano al cielo i raggi, e sulla nostra pelle depongono tiepide carezze. Puntuali nel rito ogni anno ci ritroviamo e, mentre nelle rughe leggiamo il trascorrere del passato, giochiamo fresche come adolescenti, immemori di grevi pensieri, sull'arenile abbandonato. Nell'ampio silenzio, svirgolato solo dal grido di un gabbiano, gugliate di ricordi cuciono trine alla nostra amicizia.
Commenti