D'improvviso la luce! Come germoglio che fa capolino dalla nuda terra. Per troppo tempo mi sono nascosto come seme sepolto sotto la coltre di umida terra, ed ora rinasce finalmente. Poteva non rinascere, poteva non rivedere la luce, beccato da uccello affamato, inaridito in assenza di pioggia, marcito per assenza del sole, ed invece è nato. Un nuovo germoglio è spuntato, un nuovo anelito di vita. Sta a noi farlo diventare una nuova pianta far crescere nuovi e saporiti frutti. D'improvviso è sorto come farfalla da bruco. Vivrà solo un giorno? Vorrei durasse in eterno, servirà almeno ad alleviare le mie pene, a farmi ritornare a volare, a vivere, ad amare, a sentirmi importante, corrisposto, valutato, cercato tentato, desiderato. Fa ricordare i sospiri di gioventù, anche se altro non è che il fuggire dalle odierne angosce, dalle quotidiane sofferenze. Non sarà ripicca, non sarà la squallida vendetta per torti ricevuti. E non finirò mai di ringraziarti per aver lenito le mie ferite, per aver alleviato le mie pene, per aver fatto ricrescere in me il desiderio di amore, per avermi fatto ritornare a vivere, a risentirmi uomo.
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