Solo tu sei come le foglie che storniscono, presagio di terribile tempesta, e assieme la quiete ed il tepore di un caldo focolare. Tu sei il vento irrequieto che agita e disperde i pensieri così che non posso raccoglierli in un unico filo: ribelli scappano dalle mie dita come piccole perle di una collana spezzata. Sei l'onda tu che travolge gli argini della mia vita dietro cui tenevo in salvo le mie abitudini: nulla resterà dopo di te. Sei l'aria pulita dopo giorni di pioggia. Sei nella mia estate la sete imperiosa dell'anima riarsa: io mi nutro di te goccia a goccia. Sei la malinconia del mio autunno ingiallito. Sei nel mio inverno il freddo feroce che crepa di schianto la roccia, che uccide la rosa tardiva. Sei tu, ogni cosa che vive e che muore; sei tu, ogni cosa che esiste.
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