Spezza le ossa il tuo silenzio grigio come le giornate senza sole, pungente acuminato, trafigge la mia anima addormentata. Ho perso ormai il conto dei giorni dei mesi degli anni. Abbasso gli occhi sul piatto e la mia voce grida. Ti guardo, non ti sento. Ho sete di vita e non l'ascolto finché mi brucia la gola finché il cuore mi si secca rattrappito dall'inerzia e dalla colpa: non so volerti non so non volerti non so viverti accanto nel buio senza desiderare ancora un bagliore di luce.
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