Questo cercare profili, e sguardi lungo vie, quest'ansia di strette di mani, questo ingigantire quel senso d'abbandono che limita ragionevolezza degli innumerevoli propositi nel non voler intagliare solo d'apparenza il mio giorno... Vado per vetrine, luccichio inutile di desiderio di cose che poi trascuro, lasciando alle ore tracce del mio solitario camminare. M'apposto in un angolo remoto nella mente... e piango la mia irreversibile malinconia di te.
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