Non ancora ventenne, poco più di un ragazzino, osservi il cielo da quella piccola finestra sbarrata che divide a metà anche lo spiraglio di un'allegra giornata di sole. Figlio di un'infanzia negata e di una tradizione sbagliata ti nascondi dietro quella maschera che rivela il viso impavido celando le paure e le angosce di un adolescente colpevole di essere nato ai margini della società. Trascorri le ore guardando quella finestra e immaginando una vita che non ti appartiene, ti immedesimi in qualche viandante, giochi a fare il duro ma ti commuovi incrociando lo sguardo innocente di un bambino. Additato e condannato da chi non sa ma ti guarda e va. Ti imponi e lotti dentro quelle mura ma poi ti accorgi che la vera lotta deve ancora cominciare! Al di là delle sbarre c'e indifferenza, rancore, intolleranza e allora spaesato e sconfortato ti chiedi se non sia meglio rifugiarsi dietro quella piccola finestra sbarrata nell'attesa che un arcobaleno dipinga quelle squallide mura e con la sua magia variopinta spezzi le catene dell'omertà.
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