Vorrei lasciare questo letto, queste lenzuola che avvolgono le mie membra stanche, ma il dolore mi rende prigioniera, la testa duole tremendamente e non trova posizione, si gira, si rigira, il corpo si muove freneticamente alla ricerca di uno spazio, dove un po' di refrigerio possa diminuire il caldo opprimente che mi sento addosso, il battito comincia a farsi irregolare il viso sempre più pallido fino a cancellare le sembianze conosciute. Tutto ciò che è dentro di me esce con una violenza sconosciuta come fosse un fiume di lava incandescente penetrata nelle mie viscere. Il mio animo cade nell'oblio, scende sempre più giù, sprofonda nella notte più buia negli abissi più neri. Comincio a percorrere il tunnel, al fine del quale dovrei trovare una luce bianca, luminosa ed abbagliante, misteriosa, che mi inviterà a ballare un vecchio valzer mentre la luna mi strizzerà l'occhiolino, accenderà tutte le stelle che con me danzeranno.
Commenti