I giorni erano bui, sempre si era illusa che il cuore potesse battere bene trovando la dimensione giusta o almeno credeva voleva convincersi di controllare la situazione in realtà tutto andava a rotoli e si perdeva nel vuoto delle sue convinzioni che corrispondevano al falso Passava il suo tempo ad assumere ogni giorno atteggiamenti scontrosi e ciò perché mancavano quegli appigli necessari per sentirsi meno debole meno sola soprattutto quando il dolore l'affliggeva devastandola dentro dove il suo cielo avrebbe dovuto godere di momenti meravigliosi portati ad una unica soluzione quella di aver la certezza che niente potesse farle male respirando un'aria pulita un benessere per il fisico e la mente la più efficace. Si mosse sotto ai suoi piedi un tappeto antico scintillò come un gufo con orbite al posto degli occhi mai veramente chiusi e il cervello in movimento anche di notte con una sveglia incorporata affettuosa ma noiosa e dura da sostenere. Un canto pietoso ed anelo aprì le porte, svegliò il tramonto che accecato si distese lei coperta affondò le unghie per ripararsi dai sogni asfissianti e da uno strato di crema sulla pelle scura Fili di lana morbidissima illuminata dall'alba strinse forte sparendo in un raggio di sole rassicurante, la fede, aveva cercato.
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