C'è paura in giro, lo sento dai miei stessi passi, come se il pavimento del mondo fosse più fragile. È sempre stato così, ma ora è come se ne fossimo tutti più consapevoli. Cammino più del solito e sto attento ad ogni mossa che faccio. Mi fermo a guardare, negli occhi, le poche persone che passeggiano sulle strade. Questa situazione non ha messo silenzio solo dentro di me, ma anche il paese è rientrato in sé, come fa il mare con le onde. Il silenzio. Viviamo un tempo pieno di voce, di parole vuote, dialoghi superficiali, ma questo è un bel momento per pensare, per riflettere e fare silenzio.
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