Tu mi bruci nell'anima come un pugnale piccola ossessione che ruba aria ai miei polmoni ti ergi sull'unico faro che guarda all'oceano nel sogno acceso quando il mio immaginario in tempesta
sono una - moltiplicate mille, le mie voglie di un bacio voglio farti l'amore ma parli di altro di cose di soldi di ciaspanate chiudendo quella scintilla strana di cui fatto il sesso nell'ordinario ma avrai fame... dopo... più tardi allora socchiuderò gli occhi a sfida e penserò a sorseggiare vino guardando a perditempo le nuvole linciando i poemi di Keats con ali di rondini cui darò il benvenuto nella primavera
ecco il mio copro nudo miele per api sto cuore voglio farti l'amore con ogni piccola parte di me che ti pensa
tu mi piaci mi fai sentire un sentimentale uno sbagliato per il proprio tempo quello che fallisce sempre e spesso ma poi si rialza un Byron moderno un sognatore Keats un Verlaine dannato uno che rincorre l'Ade per liberare chissà cosa tu riesci a cancellare ogni orizzonte ogni guerra ogni battaglia e ora che voglio volerti sei distante come l'aurora
tu mi bruci nell'anima come un pugnale come un incendio di Notre Dame visto dalle lacrime dei Gargoyle di pietra che pazientemente aspettano non che il fuoco si spenga ma che l'azzurro... finito il fumo torni a baciarli.
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