Tra tensione nervosa nell'incertezza del domani poche le persone a camminar per strada.
Saluti a distanza sospettosi si guarda se eventualmente qualcuno troppo vicino a noi passa...
code ai supermercati mani spellate a forza di lavarle uffici al pubblico chiusi personale dimezzato da ferie obbligato
esercenti in difficoltà per il mancato guadagno...
si vive nella irrealtà chiusi in casa, sacrificati per un senso di responsabilità si rimpiange (o forse più s'apprezza) sorella libertà.
Forse qualcuno avrà imparato che il signore non solo nelle chiese ma in ogni luogo si trova e misericordiosamente dal cielo con iridati raggi il mondo irradia, infondendo speranza...
ma... oggi, durante la pausa di lavoro, andata al supermercato per comperare il mio desinare, ho visto una mamma appendere sulle vetrine, un disegno assai bellino del suo amato bambino...
un semplice arcobaleno contornato da mille fiorellini e sotto con mano incerta scritto "noi ce la faremo" e credetemi, amici cari, quel disegno è e sarà pura poesia, la più bella al mondo scritta.
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