Seduti su una panchina qualsiasi della città, contrastate la bellezza dell'estate con le vostre lacrime.
Tu, ragazzo, con il viso coperto dalle mani per nascondere la tua disperazione.
Tu, ragazza, con voce esitante e sottile per chiarire il tuo gesto.
Non è vostro complice il lieto fine.
Una bugia, un tradimento, una gelosia o chissà cosa o chissà chi, ha rovinato per sempre il vostro amore e ora sarà difficile, quasi impossibile, incastrarsi di nuovo, in una sola essenza.
E mentre questo malinconico pensiero mi avvolge, mi allontano, lasciandovi su quella panchina.
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