Scritta da: Sabrina Mori

Nudità

Mi piace esser censura
Un qualcosa accessibile ad alcuni
A pochi
A nessuno
Nemmeno a me stessa

Scrivere mi riesce bene
Non come il parlare
Ma non voglio farmi leggere
Ho perso la chiave di lettura

Ma poi basta guardarmi
Per capire i miei arcani
I miei cani
I miei mali
I miei anni passati

Passati in prigioni
Di acque cristalline
Di rocce
Di grate
Di menti senza ragione

Che son nata senza gloria
Senza pianto
Senza male

E ho una madre che vorrebbe
Fossi un'altra persona
O morta
O rinata
O cos'altro s'inventa

Che io sono un po' danno
Un po' bestia
Un sussulto
E vorrei vivere nuda
Senza pensieri addosso

Volevo scalare i vetri
Con le scarpe addosso
Che come ventose
Mi ancoravano al vuoto

Mentre sono ancora qua
La mia adolescenza è stata
La prima a fuggire
Come chi ha visto un lebbroso
O chi ha l'alito pesante

E son nata put**na
Di quelle che te la sbattono in faccia
E a dartela mai
Quasi ce l'avessero d'oro

Ma non voglio parlare
Non sono brava a spiegare
O in realtà forse lo sono
Ma a che serve sparare

Su muri di gomma
Nuvole di cemento
Giorni a ritroso
"Ma non hai il moroso?"

Che se non avevi il ragazzo
Non eri nessuno
A tredici anni
Tra i libri
A far finta di leggere

E poi abbandonarsi al proprio male
Per compiacere tutti quanti
Per sentirsi normale
Per perdere la propria morale

Ma io non sono l'ordinario
Sono ciò che non piace
Che fa scappare
E voler dimenticare
Perché sono chi non compiace

Ho occhi per parlare
E bocca per tacere
Come un film muto
Non si ode ma c'è

Ma io vorrei cantare
Non parole
Respiri
Silenzi

E poi
Dormire.
Composta venerdì 28 aprile 2017

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