L'odore della violenza si estende sul mio scantinato accecato dalla luna. Prendo il tuo corpo lento, fresco di rugiada. Striato di rosso l'inchiostro dei tuoi occhi. Saranno lunghe passioni, i pianti tuoi. Saranno lacrime, che forgeranno una corazza di coraggio. Chiederai a Dio la salvezza. Chiederai alla vergine Maria la speranza, all'anima tua la carezza. Attenderai la brezza dei miei baci nel letto di spine. Vorrai cambiare le regole della tua lingua. Vorrai cambiare le smorfie dei tuoi dolori, come la regina di cuori. E poi una notte come questa ti ribellerai, e volerai come l'aquila e il corvo sulle catene umide del tuo pianto. Concepirai iceberg invece di bambini, per nascondere le tracce della tua fuga, ed io cadrò, cadrò affranto, schiavo del mio mal d'amore.
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