Scritta da: Gigliola Perin
Giorno dopo giorno uccidiamo una parte di noi,
giorno dopo giorno,
lasciamo integra solo la parte più forte,
una dopo l'altra impariamo a sopprimere
i lati di noi vulnerabili.
Ho ucciso l'alterego che creava illusioni,
ho ucciso la Sua stessa Anima
ora un'altra parte muore,
ora tutto ciò che conoscevo ed amavo di me
è andato,
è chiuso,
ben incatenato in quel luogo
così oscuro del mio essere
dove nemmeno io
ho il coraggio d'entrarvi mai.
Ora ciò che nasce e risorge
è la corazza di una lontana bimba
che imparò a chiudere il mondo lontano da lei.
Sono lacrime di gelido vento,
sono sorrisi di freddo distacco.
Ora quella bimba è risorta dalle ceneri di questa donna
per ricordare a quella stupida sognatrice
che i sogni sono morti decenni fa
e credere che la vita fosse diversa da quello che la bimba aveva visto
era solo utopia.
Molte volte nascondiamo così bene il nostro essere bimbi in noi
che dimentichiamo il perché lo facemmo.
Ora quella bimba urla a gran voce i suoi perché.
La nascosi per paura,
la paura che il suo dolore annientasse la donna che volevo essere,
volevo credere che il lupo fosse solo l'animale cattivo della fiaba,
ma ora lei prende il sopravvento su questa donna
e le ricorda che il lupo è dentro la sua vita
ed è meglio che sia la bimba d'allora
a combattere ancora perché lei non ha sogni,
non vuole illusioni, non crede all'amore,
lei sa da molto che la vita ti prende le speranze e non te le ridà.
Ora quella bimba insegnerà nuovamente alla donna
a chiudere il mondo fuori dal suo cuore
e rendere quell'anima forte come un diamante,
la potrai rompere, infrangerla in mille zirconi
ma la luce che emanerà sarà sempre quella pura
di un urlo soffocato nella notte,
che lasciò scorrere il tempo!
Composta lunedì 14 dicembre 2015

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