Sei troppo pallida Anna, sciupata, com'è sciupato il fiore dopo la tempesta, le mani strette al cellulare, tremano.
Piangi sommessamente, occhi di brillante nero, pettine di dita passi nei capelli, e fra le labbra un muto-suono, par sorseggiar il sole dietro la persiana.
Gl'incensi s'innestano nell'aria, in geroglifici di danze indiane, il profumo ramifica nel tuo corpo s'inoltra nel sentiero, e quasi di botto ti colleghi con Morfeo.
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