E tu che dicevi di amarmi, tu che, mi guardi con amore, ed odio, perche"perché questo amore fatto di carezze, di baci e sospiri, perché siamo ridotti così. cosa ho mai fatto!? riflesso nello specchio, e non mi riconosco, i miei occhi gonfi, non hanno un bel colore Sai quello da innamorata, porto le mani al mio volto, un volto che non riconosco, perché? perché? la mia anima grida, perché, mentre le mie mani accarezzano quel volto che quasi a stento riconosco, perché? lacrime che bagnano quel volto, che brucia dal dolore, accarezzo le mie labbra, mentre ne bevo il sangue che ne esce, perché? perché è il grido risuona ad eco, in questa stanza quasi buia, Io sono donna! io sono vita! Io... io non sò più chi sono, e grida l'anima, fermandosi, su di un perché, di un volto irriconoscibile, di una lacrima di dolore. e tu chi sei tu? Si! Tu che dicevi di amarmi!? ed io chi sono!? Io sono donna e tu, Tu non potrai più toccarmi, no! Io sono donna, madre, mamma, io sono, e tu non sei, tu non sei quello che un giorno diceva di amarmi!
Distratto48 non esiste un dlore di ' o uno meno dall'altro ,ognuno di noi ..ha ..un dolore o piu' dolori ,e spesso la vita non e' poi cio' che sembra ..la preghjiera e' l'unica mia forza ed i miei scritti ...vita,sogni e speranze ,sogni mai avverati ,abbracci mai ricevuti e...
Quando leggo le tue poesie, penso sempre che, in confronto alle tue, le mie pene sono niente. Sai, l'importante dello scrivere è che ci serve a tirar fuori il dolore, senza dover dare spiegazioni a nessuno. Perché quando sei giù sembra che tutti si sentano in dovere di aiutarti, quando vorresti restare semplicemente solo a riflettere, magari a piangere, forse a pregare. Si pregare è la sola cosa che mi da la forza e la pace.
Commenti