I sogni fuori ed io chiusa nel cassetto. La naftalina nel cuore per conservare le sue stoffe, ché quando i tessuti pregiati non si usano più, si sa, si logorano. Sogni come feritoie, incubi come mannaie, mi ho a noia, le abitudini resistenti come cuoio, di questi irraggiungibili sogni, muoio. Sogni criptici, un mondo onirico evanescente, condensato di immagini eidetiche, iperbole di slanci carpiati di desideri misto-reale, misto-ideale, misto-paura. Nel mio cassetto ci sono tarme che rodono e sgualciscono pelle e membrane sottili, legno striato, radica e noce, sulla bocca il ciliegio, sui capelli l'ebano. L'anima scheggiata.
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