Stavo dinanzi al mare arido e le onde Con gli spruzzi sul viso nei capelli Mi colpivano. Lunghi fuochi rossi Ardevano nel cielo, urlava il vento. Verso terra stridevano i gabbiani. "Perché" gridai "la mia vita è di dolore, e come il mare i miei campi turbinosi Non producono alcun frutto?" Erano lacere, squartate le mie reti. Tuttavia, come un ultimo dado le gettai Nel mare, e attesi. Non la fine apparve, lo splendore Dalle acque nere del passato Emerse in membra candide!
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