Urlava attorno a me la via assordante. Lunga, sottile, in lutto, maestoso dolore, alto agitando della gonna il pizzo e l'orlo con fastosa mano, una donna passò agilmente, nobile, con la sua gamba statuaria. Ed io, come un folle, bevevo nel suo occhio - livido cielo nel cui fondo romba l'imminente uragano - la dolcezza affascinante e il piacere che uccide. Un lampo... poi la notte! - O fuggitiva beltà, per il cui sguardo all'improvviso sono rinato, non potrò vederti che nell'eternità? In un altro luogo, ben lontano di qui, e troppo tardi, mai, forse! Perché ignoro dove fuggi, e tu non sai dove io vado, o te che avrei amata, o te che lo sapevi!
E una delle mie poesie preferite...leggendola,ho provato delle sensazioni bellissime ed indescrivibili...ke affascinano la mia mente,con uno spirito di rilettura!!
Anche questa poesia è legata all'attimo, è l'impeto Emotivo di un solo, breve momento......Un istante, che però travolge e stravolge. Ah, Charles, ti adoro!
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