Per la verità, io non ti amo coi miei occhi, perché essi vedono in te un mucchio di difetti; ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano e, apparenze a parte, ne gode alla follia. Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce, né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti, né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito al banchetto dei sensi con te soltanto. Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio, avendo ormai perso ogni sembianza umana, ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore. Solo in questo io considero la mia peste un bene: che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.
Io l'ho postata nel gruppo di usi e costumi ... per dedicarla anonimamente a una persona che definirla luce del mio cuore e fare un torto al bene immenso che io provo per lei. grazie a
William Shakespeare di avermi dato questa possibilità.
questa poesia e quella che mi serviva per capire l'amore per descrivere l'amore.. per poter anche io scriverne una cosi bella ma non potrò mai fare una + bella di questa..
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