Siamo a dicembre, l'aria di Natale trascina rami spogli senza luce con lacrime sospese come fiocchi di ghiaccio a questo freddo che gela il cuore affranto dai soprusi del veleno che affligge prominenti a vertice del monte e gente inerme, bimbi intirizziti coi sogni congelati dentro il cuore aspettano le briciole di stelle, aspettano che si proclami l'alba. Per non lasciarsi prendere dal gelo conservano nel cuore bulbi dolci sotto la terra dura che vince nella stalla dove re buoni approdano a osannare il bambino più povero di tutti.
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