Spezza, fratturazione della luce dell'uovo solo albume della Luna in bocca a un buio atrocemente folle, corre chilometri, lo sanno i passi anche se mancano misurazioni - i tuorli ritrovati nei lampioni - le palpebre solleticate prudono - dentro è il sonno, rituffati nel letto, lungo il russare armonico del sangue e sotto le lenzuola delle ossa il sogno di un cuore ch'oblia il suo battito abiura la sua atavica stancante funzione di orologio - l'invedibile! - fuori è tempesta della solitudine! Grattugiamento, eternità penosa, perimetri che sentono prigioni da cui evadono, riflessi in silenzio, borbottii indistinguibili che scendono fino a un'altra cattura: Il mare... il mare.
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