Scritta da: Cristina Metta

Bastille Requiem

L'immaginario ha un torso di legni a contatto col sole
e vicino alla fiamma
ammazzo il tempo lungo le rive del fiume per assorbirne il senso
ho ragione di credere ci siano fantasmi
che si specchiano in queste acque
tu mi hai mai visto così? così innamorato da avere paura?
all'oste ubriaco non dare la bere l'acqua
così come al sognatore non dire non dire dove guardare
chiamami alza la mano sopra le teste dei passanti _ ancora non ti vedo
c'è una buganvillea che azzarda un fucsia stridente contro le case
ah i fiori _ i fiori sono il passato e il presente di tutti i grandi amori
che si legano nella memoria ai loro profumi

a volte sopra gli scogli della vita si abbattono tempeste
li smussano ma non cancellano quell'ostinazione
con ci guardano al re oceano dotto di orgoglio
oh no gli scogli sono soldati passivi per scelta di natura
come i poeti
che da insonni difendono gli ideali

a sto petto oggi mancano gli abbracci
quanta Pandemia servirà per ricordarci la morte
ho un mazzo di violette prese dai vasi del terrazzo
ma non ho il coraggio e il piccolo diavolo in me ghigna
oh traditore...

c'è un genuflesso gargoyle che non teme la storia
ha l'ardire di contrastare l'incendio del proprio corpo
se Parigi non fosse Parigi ma un villaggio qualunque – ti direi scappa da ma
ma tu resta _ questa è la città dove persino le nuvole contemplano l'amore
dove persino i tetti sono colorati
e la bocca delle metro invitano a cercarsi
gli alberi sono muti non dicono niente
verde è qualunque cosa abbia linfa mi duole poco di loro
ma il fiume mi ricorda quando mi sei vicino
e mi stringi
ecco il senso delle guglie sopra un Duomo
ecco il senso dei sogni nel profondo immaginario
ecco il senso dei Gargoyle quando in strada cammina la morte
noi siamo come gli angeli in missione che non hanno mai visto il volto di Dio ma concepiscono bene l'amore

mi andrebbe del caffè ma i bar sono chiusi
mi andrebbe del vino mai bistrot sono chiusi
stessa cosa vale per tutto in tutto il mondo
ma io ho fame
ma io ho sete
e voglio farlo mentre la gente cammina e ride
mentre corre e si dispera
voglio sognare mentre ti osservo il corpo
mentre lo faccio mio
mentre mi chiami _ ti ricordi il mio nome? ti ricordi che eri felice?
il mio blasone va di moda solo tra i strafatti
lo tengo solo per ricordarmi da dove vengo e dove voglio andare
strade che mai vorrei finissero vuote
quanta bellezza sprecata
solo per gli occhi delle statue di pietra

sono forse accecato da nostalgia?
come un cane per il proprio padrone
come una Bastiglia per i suoi rivoluzionari
le donne... dicono gli altri... meglio se sono silenziose
no! io voglio che parli
che vivi che canti che imprechi che ami
silenzio è solo per la tomba

Eiffel faro spento faro triste senza traffico
primavera per insetti felici noi – ammalati come in guerra
una città vuota che chiama libertà quattro pareti e i loro soffitti
sono un marziano – non mi contagia il male
e ti amo
questo dirò alla storia quando si tornerà in strada
questo dirò al bicchiere di vino loquace
all'oste ubriaco che non vorrà l'acqua
gli dirò che tu parli che tu ami
ora aspetto... violette... un fiume senza barche e il cielo terso

io non voglio essere un angelo
voglio essere un uomo
ogni giorno per il tempo che mi resta
potere amare
e dire come l'acqua del fiume ai romantici - la mia storia

Milky Way Man

noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle
notti di Luna cicciona
splendente per le noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle
tenebra gotica mi trascino verso il tuo cuscino
posso baciarti con tutti i fantasmi che danzano pirati
su quest'isola di mortali chiamata Tortuga
nella Via Lattea le tenebre della Terra sono un nodo
per folli

assenzio sulle tue labbra
lacrimo amore
verrò domani mattina
suonerò alla tua porta _ tu apri
ci sono i giardini in fiore
le strade formicolanti
ti nasconderò in un bar per guardare la tua bellezza
finché il caffè diventerà freddo
le brioches perderanno il gusto e tu sarai più dolce
le daremo in briciole agli uccellini
la tua faccia sarà sorpresa e io mi sentirò un eroe

notti di noi prigionieri
a fare staffetta con le ombre die mobili
a rispolverare libri con copertine usurate
finché gli occhi trasgrediscono alla storia per cercarsi
altre mete
in aria
nel vuoto
altrove

vengo da te
mi arresteranno al confine del comune
mi segnaleranno per ribelle
rischierò il carcere
ma sono bugiardo
rischiare la tua vita per un mio ghippo di solitudine – jamais!
troubadour in chioccia a casa
col cuore sciroppo d'acero istigo alle api
non sarò altro oggi
per te

alla vita
ritornare insieme
vedere gente
ascoltare i rumori
e rubarti baci nei momenti più strani
mentre il mondo avrà altro da fare
da scrivere per il proprio destino
oh prego che passi in fretta sta notte
la Luna resterà al giorno come il sonno agli insonni
saremo gazzelle romantiche in un giardino beato
con tutto quello che hanno creato i poeti
per amarci

notti di luna cicciona
oh mia musa cantami dolce
tornerò dal silenzio dei muri
al tuo dormire quieto per un abbraccio.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Cristina Metta

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:10.00 in un voto

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti