Sbocciano fiori di pietra alle mie dita mentre con lo sguardo bevo il cielo che mi nutre con voli di tulipani e distese di grano che allargano i miei polmoni in campi di carne.
Busso alle porte del tuo segreto con rintocchi di campana e grida di cornacchia e scheggio le mie unghie sulla corteccia.
Ho piedi marini e braccia come sentieri mentre i miei capelli stormiscono alle cime degli alberi ed il mio viso si scioglie nella corrente dei fiumi.
La luce del sole nutre la mia pelle dove riposa ancora latte di stelle ed il sospiro della notte che tutto trova e tutto perde.
Busso alle porte del tuo segreto con rintocchi di campana e grida di cornacchia e scheggio le mie unghie sulla corteccia.
Esploro il tuo viso nel riflesso delle foglie ed ascolto la tua voce nella caduta del sasso sul fondale; così catturo un volo di polline per fartene collane e bracciali ed incendio cataste di fiori per vestirti di fumo.
Nella radice dell'occhio vive la tua presenza e nel cavo delle mani mi riscalda la tua assenza: mi siedo sulla terra e bevo il tuo segreto fatto di pietre e grano.
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