Case cresciute in fretta, alla cui nuca risplende la morte dei prati. Bottegucce dall'aria caduca, dagli odori confusi; orti stremati. Le strade a sera cadono in ginocchio, dove finire non lo sanno più. Ma chi frena i mattini, e l'arrossire delle mille finestre, e il lieto spacco del blu sopra il cantiere. Il sole infila rose sulla gru. Ragazzi acerbi apparsi sulla breccia d'uno sterrato alzano braccia, strida e avanguardie di passeri: a che gloria?
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