Elastica figura di certezza muove il muto linguaggio dei tuoi gesti di donna, come fremiti celesti in passi alati, sulla terra grezza.
Il tuo segreto eroico è luce avvezza a un sacrificio, in cui tu, dea, pur resti forma di fluida musica, fra questi nostri orgasmi d'ucciderti in ebbrezza.
Sei nata grazia dolce, semichiusa in vaste curve d'oro in movimento, per poterne affiorare: angelo, musa.
E in ogni cenno irraggi il tuo mistero d'esserti qui votata al salvamento di colui che vuol teco ergersi intorno.
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